Janis dorme ancora
2009
L’idea di girare un cortometraggio di stampo surrealista è nata durante la lavorazione della mia tesi (“Linguaggi d’avanguardia a confronto: i rapporti tra arte e cinema ad inizio secolo”) mentre ammiravo le opere di Bunuel e Dalì, di Richter e di Man Ray.
Il surrealismo, la sottile linea che divide la realtà e la fantasia, è presente in questo corto in chiave onirica: la stessa che molti artisti (seguaci del più squisito Breton) useranno nelle arti figurative e nella stessa settima arte.
La mia Janis è la Galatea di Dalì (lo affermo con sincera umiltà),una musa quanto viva tanto immaginaria e spirituale e la rosa rossa è un richiamo forte a tutto il movimento nato negli anni ’20.
Il sottofondo è poi un ulteriore slancio verso le braccia di Morfeo: Vinicio Caposella, con la sua “Ovunque proteggi”, rende le note un mezzo di trasporto che accompagnano lo spettatore in questo viaggio a cavallo tra la vita ed il sogno.
Titolo: JANIS DORME ANCORA
Regista: Stefano Cominale
Durata: 4’48″
Anno di produzione: 2009