Esito delle serate del 22 e 23 luglio ’11 per la 4^ edizione “Corto e Cultura nelle Mura di Manfredonia”

lug
2011
27

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Il Festival dei cortometraggi e il premio sceneggiature si è svolto in due serate, 22 e 23 luglio 2011.

La prima serata del 22 si è svolta presso la Lega Navale Sezione di Manfredonia, ad aprire le porte all’Ass. “ANGELI” è stato il Presidente Lorenzo DI CANDIA ringraziato con un’opera ricordo della 4^ edizione consegnata da Anna Rita CARACCIOLO.

Serata basata essenzialmente nella visione dei corti finalisti che come presentatore vedeva l’eccezionale presenza del giornalista Matteo PERILLO e del disturbatore Filippo TOTARO, alla presenza di una folta platea che vedeva come ospiti il Sostituto Commissario dottoressa Alfonsina DE SARIO responsabile dello sportello antiviolenza della Questura di Foggia, la rappresentanza della Capitaneria di Porto di Manfredonia, gli Assessori comunali Damiano D’AMBROSIO e Antonio ANGELILLIS, gli attori, registi e sceneggiatori in concorso; ma come ospite d’eccezione, a conferma del radicarsi del cinema sul territorio, per ritirare il premio consegnato dall’assessore ANGELILLIS, c’era l’attore foggiano Nicola RIGNANESE reduce dall’ultimo successo cinematografico con il film “QUALUNQUEMENTE” facendosi portavoce degli auguri e dei cordiali saluti da parte dell’attore e cabarettista Antonio ALBANESE. Oltre a voler marcare le sue origini ha subito esordito nell’appoggiare ed elogiare l’iniziativa a favore del cinema che la presidentessa Anna Rita Caracciolo porta avanti ormai da quattro edizioni con “Corto e Cultura nelle Mura di Manfredonia”.

Durante la serata è stato premiato il regista Umberto RINALDI con il cortometraggio “IL MIO PAPA’ E’ UN SUPEREROE” già vincitore all’ Officinema-Concorso per Cortometraggi c.a. Andrea GISOLDI, concorso gemellato con il Festival del Cinema Indipendente di Foggia e l’Associazione Angeli Corto e Cultura Festival del Cortometraggio di Manfredonia c.a. Anna Rita Caracciolo.
La seconda serata di premiazione per i vincitori,relativa al 23 luglio ’11, è iniziata con l’apertura del portone feudale del Castello Svevo-Angioino di Manfredonia, splendida location per una manifestazione di tutto rispetto per accogliere i premiati provenienti da numerose e diverse Regioni d’Italia, gl’invitati, il pubblico e le autorità nelle persone del Comandante del Comando Compagnia Carabinieri di Manfredonia Cap. Federico FAZIO, il Sindaco Angelo RICCADI, gli Assessori Matteo PALUMBO e Antonio ANGELILLIS.

Lo spettacolo prende il via con la visione di due brevi video realizzati da Adriano SANTORO con “PRIMADONNA”, una sequenza di foto artistiche di donne sipontine con la voce narrante della cantante-musicista H.E.R. (Erma CASTRIOTA) e “CERAMICHE ANGELO KANTHAROS” dove si valorizza il lavoro dell’artista manifattrice Angela QUITADAMO mentre realizza i premi consegnati durante le serate e altre opere di vasellame, perfette riproduzioni di quelle presenti nel Museo di Manfredonia, voce dei commenti di Adriano SANTORO.
A seguire la visione del video “ARMATURE” regia di Anna Rita CARACCIOLO, dove si vuol sottolineare un lavoro artigianale e decennale nella trasformazione e costruzione, da materiali metallici grezzi, in armature che sono perfette imitazioni di quelle del Medioevo usate dalle popolazioni dell’Antico Continente ed altre come i Saraceni del Mediterraneo Orientale.

Con un video-clip di foto di Manfredonia, realizzate e poi montate dal Videofotoclub “Il Golfo BFI” sulla base della canzone “MANFREDONIA IO TI AMO” testo realizzato da Anna Rita CARACCIOLO, interpretata dal provetto cantante Matteo CONOSCITORE e danzato in coppia a cura della palestra “MY DANCE”, si è dato il via alla presentazione della serata, a cura del giornalista Matteo PERILLO e del cabarettista-disturbatore Filippo TOTARO che è partito nelle vesti di banditore medioevale in costumi dell’epoca, annunciando l’inizio delle premiazioni della 4^ed. “Corto e Cultura nelle Mura di Manfredonia”.

Premiazioni corti vincitori

Miglior corto locale( 1° premio assoluto )
con il corto “L’ABBANDONO” regia di Salvatore LANOTTE da MARGHERITA DI SAVOIA (BAT) con questa motivazione: Film a tesi per un tema importante e sempre attuale. Buona resa registica e ottima la scelta di un tono dimesso. Buona anche l’interpretazione degli attori principali. Difficile rimanere discreti senza cadere nel didascalico.

Migliore fotografia
“SCHATTEN” regia di Alessandro MARINELLI da ROMA con questa motivazione: Fotografia sulfurea dalle atmosfere stranianti ed oniriche; accompagnata da un abile lavoro sul suono e da un ottimo montaggio, viene esaltata ulteriormente.

Migliore musica originale
“DULCE” regia di Ivan RUIZ FLORES da MADRID-SPAGNA con questa motivazione: Il tema musicale, dolce e poetico, si sposa magnificamente con il film regalando allo spettatore dei passaggi struggenti e malinconici.

Miglior montaggio
“IN MY PRISON” regia di Alessandro GRANDE da ROMA con questa motivazione: Il montaggio è adeguato e funzionale al tema trattato. Conserva reminiscenze di Bresson ( Un condannato a morte è fuggito ) e la tensione che deriva dalla scelta stilistica ( film sonoro ma non parlato ) possiede un ricordo lontano del montaggio de LA SPIA di Russel Rouse di cui conserva la medesima tensione drammatica.

Il migliore Corto sul tema “La Donna: la violenza, la vita e il riscatto personale” ( 1° premio assoluto )

“LA CULPA DEL OTRO” regia di Ivan RUIZ FLORES da MADRID-SPAGNA con questa motivazione: Crudo, a tratti disturbante, segue le peripezie della protagonista senza veli o concessioni allo spettacolo.

Menzione speciale
“LE CILIEGIE CHE VERRANNO” regia di Donato ROBUSTELLA da ROMA con questa motivazione: il coraggio di trattare un tema delicato come l’assistenza agli anziani, viene trattato in maniera volutamente sarcastica e antipatica per sottolineare una certa deriva disumana ed egoistica della società moderna. I personaggi brillano per antipatia. E’ logico supporre ( e sperare ) che quando sarà il loro turno possano fregiarsi di un trattamento ben peggiore.

Menzione speciale
“COSI’ COME SONO” regia di Daniele SANTONICOLA da ANGRI (SA) con questa motivazione: Benché soffra di un intreccio largamente prevedibile, la scrittura risulta essere lineare e senza cadute di tensione. Il montaggio segue gli sbalzi di umore della protagonista e si fa ora più rilassato ora mosso e burrascoso. La regia pare solida e sicura, notevole nella direzione degli attori, che mostra, a tratti, una delicatezza non comune. Se è un progetto no-budget, il risultato ottenuto è eccellente e il regista ci sa fare.

Miglior regista
del corto “DULCE” regia di Ivan RUIZ FLORES da MADRID-SPAGNA con questa motivazione: Regia solida e compatta. Flores appare anche più bravo rispetto al pur ottimo risultato ottenuto con Dulce.

Miglior attore
Alberto RUBINI, giunto a Manfredonia con una buona schiera di sostenitori, nel cortometraggio “L’ABBANDONO” regia di Salvatore LANOTTE da MARGHERITA DI SAVOIA (BAT) con questa motivazione: Interpretazione delicata ed essenziale, evita il patetico di stampo televisivo, pericolo più che concreto vista la tematica trattata dal cortometraggio. Credibile e coinvolgente.

Miglior corto su tema libero (1° Premio assoluto)
“IN MY PRISON” regia di Alessandro GRANDE da ROMA con questa motivazione: Gode di una notevole armonia degli elementi che lo costituiscono ( regia, fotografia, scenografia , sceneggiatura, montaggio, interpretazione e musica ). Tutti in questo film hanno fatto per bene la loro parte e il risultato è davvero notevole.

e due sessioni di premiazioni, si sono intervallate con un’esibizione di un balletto fortemente voluto dalla Presidentessa, visto in un saggio in Piazza Duomo alcune sere prima, che non poteva essere indifferente a chi era stato dedicato il balletto, “Agli ANGELI del Cielo”; che in un momento di dolce e forte commozione si sono esibiti i fratelli MANZELLA a cura dell’insegnante Rita VACCARELLA della Scuola d’Arti Sceniche “MY DANCE”; successivamente ad irrompere sul palcoscenico uno sceicco adirato in abito tradizionale, Giuseppe PRENCIPE in arte “PEPPE SFERA” con il video-clip musicale degli “SMS” ha interpretato il brano “SU FACEBOOK”. Arrivando così alla fase successiva delle:

Premiazioni sceneggiature vincitrici

4 Primi premi ex-equo

Tessere di un mosaico di Antonio MONTEFALCONE. La storia dei due protagonisti si dipana in una dimensione temporale di 7 anni, ma il sentimento d’amore che pervade i due protagonisti rimane immutato, nonostante le alterne vicende che dopo la nascita del loro amore li costringe ad allontanarsi e poi perdersi. Dopo 7 anni però il loro ritrovarsi in una situazione dolorosa, come la malattia di lei, evidenzia che l’Amore vero è sempre vivo nei loro cuori e perciò questo corto rappresenta un inno all’amore che, al di là di ogni ostacolo, guida la vita di ogni uomo e dà senso ai giorni del vivere quotidiano.

Il tema di Paolo CAMPANA.
Questa sceneggiatura rappresenta in modo delicato il dramma della disoccupazione attraverso gli occhi di un bambino, Vasco. Quest’ultimo infatti non è sempre accettato dai compagni per i suoi problemi economici, non è creduto dalla maestra come segno dell’incapacità di noi grandi di ascoltare i piccoli, ma ottiene la sua rivincita personale contro tutte le incomprensioni grazie all’affetto dei genitori. E’ perciò anche un invito a noi grandi ad essere più attenti nei confronti dei piccoli ed ad ascoltarli, perchè spesso vedono al di là di tutte le nostre piccole incomprensioni.

La vecchia armonica di Gabriele Sabatino NARDIS.
Nella società contemporanea spesso gli anziani sono considerati dei “pesi” per la famiglia e, invece, questa sceneggiatura invita lo spettatore a riflettere sul ruolo importante che hanno i nonni nella famiglia, per non perdere il ricordo delle proprie radici sia con la famiglia, sia con la propria terra. In una città ferita dal terremoto come l’Aquila, il legame familiare è l’unico che permette di sopravvivere alla sofferenza ed il ricordo della vecchia armonica conduce il protagonista all’estremo sacrificio, come prova che l’affetto familiare è l’unico che può gettare uno sguardo al passato, aprendo contemporaneamente alla speranza per un futuro migliore.

Un errore di calcolo di Giorgio CALABRESI.
Di fronte ai numerosi episodi di violenza familiare, questa sceneggiatura racconta in modo delicato il problema della violenza sulle donne attraverso gli occhi di un’altra donna, Angela, la figlia di colei che è picchiata dal marito-padrone. Si avvertono in essa in modo soffuso il richiamo ad episodi di violenza sulla madre di Angela, che , ad esempio, può guidare l’auto solo di nascosto dal marito. La protagonista perciò decide di vivere all’estero, in Inghilterra, di avere una vita libera, ma il ritorno a casa, quando cerca di far uscire la madre dalla situazione familiare, si ritrova ad affrontare i soliti problemi, come nascondere ai vicini la realtà terribile vissuta nella quotidianità. E’, perciò, un inno di dolore e insieme di speranza, affinchè ogni donna, costretta a vivere in tale situazione, si liberi dalla paura e possa denunciare il proprio persecutore, marito compreso.

Dopo la visione del trailer “UNA VITA NEL MISTERO” girato in locations tra Manfredonia e San Giovanni Rotondo, è stato consegnato un riconoscimento al regista Stefano SIMONE per aver rappresentato in giro per l’Italia, il territorio garganico con la devozione e la fede della gente che la popola.
Un momento di dolce ed intensa concentrazione è stato omaggiato alla lettura-interpretazione, da parte dell’attrice e giornalista Teresa LA SCALA, della poesia dal titolo “SPIAGGIA” della compianta poetessa Rita BRIGIDA moglie del poeta, critico e letterario Vincenzo DI LASCIA.
Come nella prima serata, che è stato sottolineato l’impegno e i successi dell’attore foggiano Nicola RIGNANESE in ambito cinematografico nazionale, l’Associazione “ANGELI” si è riservata ad onorare nella serata conclusiva la premiazione per l’attrice teatrale e cinematografica sipontina Claudia POTENZA che si è distinta in ambito nazionale, con sapiente professionalità e quest’anno a conferma di tutto ciò, ha stravinto nel film “Basilicata, Coast to Coast”. Ma per improcrastinabili motivi di lavoro artistici, non è potuta essere presente fisicamente al Festival dei Cortometraggi con tanto rammarico, è stata presente solo moralmente, delegando il ritiro del premio al padre il Dottor Antonio POTENZA.
A conferma che il cinema Pugliese è in continua evoluzione, si è voluto premiare il regista Nico CIRASOLA che nell’arco della sua vita artistica si è distinto in lodevoli opere cinematografiche, per citarne alcune delle più blasonate: “Bell’Epokér” e “Focaccia Blues”, portando alto il nome della Puglia in tutt’Italia; che proprio in questi giorni è impegnato per le riprese di una nuova opera cinematografica. Pertanto ha dovuto delegare al ritiro del premio il figlio Luca CIRASOLA, anch’egli regista con qualità non inferiori a suo padre-maestro.
La serata si è conclusa con i saluti e ringraziamenti agli sponsor NICOTEL, SEVERO SERIGRAFIA, CERAMICHE ANGELO KANTHAROS, FOTO ODEON, HOTEL DEL GOLFO, PIRO PARTY, LIDO KURSAAL, FIORIDEA, REGIOHOTELMANFREDI; ai collaboratori Daniele PANNUZZO, Vincenzo TOTARO, Adriano SANTORO, la PASER; ai numerosi componenti delle giurie tecniche dei cortometraggi e delle sceneggiature; a tutti i premiati, le autorità, gli ospiti, il pubblico intervenuto numeroso all’evento con l’augurio di poter riconfermare l’appuntamento all’anno prossimo 2012 con la 5^ed. “Corto e Cultura nelle Mura di Manfredonia” nella splendida location del Castello Svevo-Angioino di Manfredonia.
Ad allietare il termine serata permettendo un approfondimento di conoscenza personale e scambio di idee lavorative tra gli esperti concorrenti registi e sceneggiatori, tra un bicchiere di vino ed un piattino di prodotti tipici del territorio, ci ha pensato l’Associazione “LA FORMICA” che ha preparato pietanze ed imbandito tavolate, riscontrando un notevole compiacimento per il lavoro svolto e la sua ottima riuscita, da parte di tutti i presenti.

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