Omaggio a Vincenzo Di Lascia
2009
Un omaggio al maestro Vincenzo Di Lascia, grande e indimenticabile poeta, scrittore e critico letterario, è quello che ha voluto rendere la regista sipontina Annarita Caracciolo con un cortometraggio dal titolo “L’uomo che scriveva nell’ombra, Vincenzo di Lascia” le cui riprese sono iniziate proprio in questi giorni.
“Un corto guidato dalla mano di Dio, il cui copione l’ho scritto otto anni fa – racconta Annarita Caracciolo – un lavoro per ricordare la grande figura del maestro, un uomo di grande cultura e di grande elevatura morale e intellettuale”.
Di Lascia, infatti, ha tenuto stretta corrispondenza con i più noti poeti ed intellettuali italiani degli anni ’50, tra cui Montale, Ungaretti, Caldarelli, Pasternak, di cui sono conservati i manoscritti, fino alla sua morte avvenuta nel gennaio 2002.
Un film che vede la straordinaria partecipazione dell’attore Gerardo Placido, fratello di Michele Placido, nei panni del maestro Di Lascia e di Dina Valente nel ruolo della moglie. “Non avrei mai immaginato – prosegue – di avere come attore protagonista un attore del calibro di Gerardo Placido anche perché il maestro di Lascia era un ammiratore della famiglia Placido e la nostra bravissima ed eccezionale attrice e regista Dina Valente”.
Un copione autobiografico dove la Caracciolo racconta il suo rapporto di profondo affetto e amicizia che la legava al grande poeta e scrittore Di Lascia fin dall’infanzia. “Nel girare le prime scene mi sono commossa ed emozionata perché finalmente ho visto realizzare un sogno che credevo rimanesse chiuso in un cassetto. E poi a maggior ragione mi sento ancora più emozionata per il cast di attori con mi trovo a girare”.
“All’inizio quando interpreti un personaggio – dichiara Gerardo Placido – c’è sempre il timore di non riuscire a calarsi perfettamente nel ruolo, a maggior ragione di fronte a tempi ristretti di un cortometraggio. Ho avuto la sensazione di entrare subito nella parte leggendo la prima poesia che il Maestro dedica al suo paese natìo, Rocchetta Sant’Antonio, stesso paese di mia nonna. Un’emozione fortissima.
Inoltre, sono stato colpito dalla profonda umiltà, semplicità e sensibilità dell’uomo del sud. La cosa bellissima di quest’uomo è quando dice: la mia poesia non la devo pubblicare perché il mondo va avanti lo stesso. Un grande essere umano con un alto senso filosofico della vita ma anche con le sue ansie, le sue paure della vita, della morte, il pianto per la scomparsa di sua figlia che rimandano ai grandi poeti dal Carducci al Pascoli.
Del copione mi ha colpito l’originalità di una persona che ama il cinema e, che grazie al brillante lavoro della regista (Caracciolo, ndr), sul set abbiamo respirato un clima familiare, un bel segnale per la Puglia e per il cinema pugliese”.
“Non ho avuto la fortuna di conoscere di persona Di Lascia – dichiara Floriana Rignanese, che nel corto interpreta il ruolo di Annarella, la regista – ma attraverso le parole di Annarita e il copione, straordinario soprattutto per i contenuti che toccano le corde del cuore, sono riuscita a comprendere il calibro di questa figura straordinaria.
Per quanto riguarda il mio ruolo, io sono Annarella, cioè Annarita la regista, che attraverso questa sceneggiatura parla di sé, della sua vivacità fin da piccola e del suo essersi innamorata di questa figura così carismatica, che ha avuto il piacere e la fortuna di conoscere e di vivere. Un cortometraggio emozionale perché lavora molto sui sentimenti e sulle emozioni della gente.
Mi auguro che questo cortometraggio, attraverso la partecipazione del grande Gerardo Placido, possa essere di buon auspicio per la produzione cinematografica locale per un più ampio raggio e per un maggior rilievo perché ritengo che Manfredonia sia una cittadina straordinaria, caratterizzata da un ricco vivaio di giovani talenti che hanno voglia di mettersi in gioco nelle varie forme dell’arte dal canto, alla danza e alla recitazione”.
Nei prossimi giorni, saranno ultimate le riprese delle ultime scene del corto. “Ringrazio tutta la famiglia di Lascia – conclude la Caracciolo – per avermi concesso l’autorizzazione a realizzare questo cortometraggio, per aver collaborato direttamente nel raccontare i ricordi artistici e familiari del Maestro ed infine per aver messo a disposizione gli effetti personali indispensabili per la documentazione scenografica. Infine, ringrazio tutto il cast per la realizzazione del sogno di una vita”.
Titolo: “L’uomo che scriveva nell’ombra, Vincenzo di Lascia”
Regia, sceneggiature e soggetto: Anna Rita Caracciolo
Riprese: Lino Azzarone
Collaboratore alle riprese: Marco La Torre
Backstage e fotografie: Adriano Santoro
Musiche originali: Alessandro di Lascia
Al primo ciak hanno partecipato: Gerardo Placido, Dina Valente, Filippo Totaro
Floriana Rignanese, Nicla Prencipe, Angelica Renegaldo, Maria Grazia Rano, Claudio di Lascia, Matteo Conoscitore e Vincenzo Conoscitore.
Fonte: Manfredonia.net