‘Ze Pèppe Presidente’: ottima la prima
2011
Ha riscosso davvero un alto indice di gradimento dei presenti in una sala stracolma, la divertente commedia in dialetto, in due atti, ‘ZePèppe Presidente’, scritta, diretta e interpretata da Anna Rita Caracciolo, regista e autrice sipontina, andata in scena, ieri sera, al Teatro Comunale di Manfredonia, nell’ambito della 58^ edizione del Carnevale dauno. Fragorosi scosci di applausi hanno scandito due intense ore di spettacolo dai toni ironici ed esilaranti che hanno strappato al pubblico presente.
La trama ha visto in primo piano momenti di vita quotidiana dei due personaggi chiave del Carnevale sipontino, Zè Peppe, la maschera-fantoccio emblema del carnevale, e sua moglie Siponta, catapultati ai giorni nostri e alle prese con vicissitudini legate a temi di stretta attualità come la mancanza di lavoro, famiglie che si separano e la comunicazione virtuale dei social network.
A catalizzare l’ilarità del pubblico soprattutto il noto cabarettista e bravissimo attore Filippo Totaro, nei panni di Zè Peppe, limitato, purtroppo, nei movimenti a causa di un brutto stiramento alla gamba destra per cui ha dovuto recitare con l’ausilio di un girello deambulatore e lo spontaneo e istrionico Giuseppe Prencipe, ben più noto come Pupirato o Peppe Sfera, nei panni dell’amico Rocco, emigrato a Milano, ma che torna in città (il richiamo alle origini è sempre vivo in ogni manfredoniano) per non perdersi i festeggiamenti carnascialeschi sipontini, il quale ha dovuto sostituire il protagonista in diverse parti con momenti di vera e propria sana improvvisazione.
Zè Peppe, disoccupato, viene contattato dal comitato del Carnevale dauno per diventare presidente con l’intento di promuovere e pubblicizzare l’evento soprattutto fuori dalle mura urbane (vero cruccio di ogni edizione), addirittura anche all’estero rapprentato dall’arrivo in città di sceicchi arabi.
Un’ottima Anna Rita Caracciolo, sempre determinata a portare avanti le sue passioni che ha scritto, preparato il tutto in due settimane, nel ruolo di Siponta, alle prese con le faccende di casa e con la preparazione della farrata, il tipico rustico che si prepara a Manfredonia per il Carnevale e per cui viene mandata negli Emirati Arabi per far conoscere il prodotto culinario anche lì.
La commedia è andata via spedita intervallata da momenti di recitazione, balletti di gruppi (in omaggio alle socie di una volta)e assoli come la danza del ventre e la presentazione di Peppe Sfera di due canzoni inedite “Facebok”, fenomeno del momento e “Chien Chien”, realizzata in collaborazione con Daniele Tuppi e dedicata proprio al carnevale dauno.
A fare da cornice la stessa scenografia realizzata per la rassegna teatrale delle scuole “Venti minuti con il tuo Carnevale” in programma dal 1 al 4 marzo. Gli altri interpreti: Nicla Prencipe, Matteo Conoscitore, Vincenzo Conoscitore, Rossella Cinque, Anna Guerra, Salvatore Carella, Ivan Caracciolo e Alessandro Tasso.
In sala era presente anche il sindaco di Manfredonia Angelo Ricccardi, e gli assessori Damiano D’Ambrosio e Antonio Angelillis. “Uno spettacolo che ci ha fatto molto divertire – è stato il primo commento, dopo essere stato invitato a salire sul palco – e mi rendo conto e sono orgoglioso di quanti talenti esprima questa città. L’ho notato anche in questi giorni partecipando alla rassegna teatrale ’20 minuti col tuo carnevale’”.
Un sentito e doveroso ringraziamento ha rivolto la Caracciolo alla presidente del Carnevale dauno, Filomena Rignanese, per aver sposato subito il progetto e averlo voluto così inserire nel programma degli eventi di questa 58sima edizione.
A fine spettacolo, Filippo Totaro ha tenuto un altro piccolo show svelando al pubblico come si è fatto male alla gamba. “Per un attimo, mi sono fatto prendere dallo spettacolo dei ragazzi della rassegna teatrale ‘Venti minuti col tuo carnevale’ (che ha presentato insieme ad Anna Maria Vitulano, ndr), azzardando una mossa ginnica che, mentre la mettevo in atto, mi sono reso conto di essermi spezzato, dimenticando di non essere più nel fior fiore della mia giovinezza”. Omaggio di Totaro, infine, alla sua “maestra” di recitazione, la regista Dina Valente, anche lei presente in sala.
Fonte: Anna Castigliego